Io sono un frammento archeologico

Ferruccio De Filippi (a cura di Pasquale Polidori)

Ritorno alla primitiva fase comportamentale dell’opera di Ferruccio
De Filippi (Roma, 1943), pittore, negli anni Settanta attivo nell’ambito dell’arte concettuale a Roma (galleria La Salita).
L’intensa esperienza artistica che tra il 1970 e il 1974 precede il disegno e la pittura, oggetto di questo “Solventi”, si distilla nei nuclei che corrispondono alle sezioni del volume: il corpo dell’artista equivalente al seme di un’archeologia futura e punto di origine di un tempo aperto all’imponderabile arrivo del senso; crisi della lettura in quanto atto di visione lineare; il concetto di posizione di sé, figura e statua, assunto fra i princìpi strutturali del fare artistico; formazione di un lessico operativo che include cose e persone, libri e materie viventi, forme geometriche e forme narrative.
All’esposizione di questo percorso attraverso gli scritti di De Filippi e le oltre centoquaranta fotografie, per la gran parte inedite, scattate da Mariella Bolzoni, fanno da contrappunto costante le riflessioni di Pasquale Polidori, nei modi di un dialogo tra artisti che intende l’interpretazione, la scrittura e la cura editoriale come componenti dell’opera visiva. Il libro, corredato da una fascetta e da un piccolo manifesto, è stampato in 250 copie numerate e confezionato come un vero e proprio oggetto d’arte.