Tra le righe

claudioadami

Claudioadami esordisce collocandosi vicino alla “Nuova Pittura” romana. Alla fine degli anni ’70, con la fotografia, attua un processo di riproducibilità che lo conduce all’annullamento dell’immagine e poi all’idea di trasporre reiteratamente su vari supporti gli scritti di Samuel Beckett, verso un lavoro che privilegia il suo procedere, dove la parola si tramuta in segno grafico e, nel suo accumularsi, diventa superficie dipinta. «In questo procedimento di regole rigorosamente definite è possibile scorgere, nell’esercizio quotidiano, un fatto privato e intimo, quasi meditativo, una necessità per l’artista, che attraverso questa strada introduce tratti della sua esistenza» (D. Borromeo). «Le opere di claudioadami ci fanno cogliere il tempo come dissolto proprio nel momento in cui ci imbattiamo nell’incertezza, nell’aporia dell’immagine e della rappresentazione. È come se, ogniqualvolta proviamo a percepire il tempo in presa diretta, ci rendessimo conto che non possiamo esperire alcun evento senza collocarlo all’interno di una “scena” che lo contenga e che ne accolga il significato» (M. de Candia).

Catalogo della mostra CLAUDIOADAMI. Tra le righe
7 maggio-3 settembre 2022
E3 arte contemporanea
a cura di Walter De Rossi e Emanuela Palvarini